Da dove veniamo

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Tutti noi proveniamo dal Subbuteo. Siamo nati, cresciuti, ci siamo fidanzati e poi sposati. I più fortunati hanno avuto dei figli e hanno sospirato e sofferto dietro i problemi della vita comune. Però, tutti noi, proveniamo dal Subbuteo. Il panno, le porte, le squadre e migliaia di partite. Di questo dobbiamo ringraziare i pionieri dell’era pre-Subbuteo (ok, questa è una storia che vi racconterò la prossima volta) e il grande creatore: Mr Peter Adolph. Questo signore ha creato il nostro sogno e ha avuto il giusto riconoscimento economico, oltre all’immortalità nei nostri cuori. Nel pieno del boom del Subbuteo, nella patria del Rugby, qualcuno iniziò a chiedere la versione ovale del meraviglioso gioco.

La storia ci racconta questo:

Il subbuteo rugby nasce nel 1950 a seguito dei buoni risultati commerciali avuti dal calcio. Vennero prodotte due confezioni definite Flat anche se l’unica figura flat era il kicker mentre i giocatori erano dei comuni bottoni di plastica rossi e blu dove venivano incollate le figure circolari che dovevano essere ritagliati da un foglio di carta bianco. Le differenze tra i due box erano dettate solo dall’avere il campo o meno, queste scatole saranno l’unica produzione rugby fino al 1968 quando con l’avvento qualche anno prima delle chunky figure si passerа alle figure tridimensionali e a nuove confezioni. Con le figure tridimensionali sono state prodotte 3 confezioni di subbuteo rugby con 4 versioni, le prime 3 chiamate International ma di fatto se paragonate al calcio sono sia nel formato che nel contenuto delle comunissime Club edition. La prima versione ha la scritta NEW e contiene figure chunky raffiguranti quasi sempre squadre della rugby league, nella seconda scompare la scritta new e appaiono le squadre nazionali, nella terza l’inserto è di cartone verde e trovano quasi sempre posto le nuove figure HW, nella quarta edizione (1978) scompare la scritta international, l’interno  è di polistirolo e le figure possono essere sia zombie che LW. Quest’ultima versione rimarrà in produzione come per il cricket fino al 1983 quando cesserà a seguito delle scarse vendite la sua commercializzazione. Il catalogo squadre prevede un range di 26 squadre prodotte alternativamente in versione chunky e hw  fino al 1978 quando il range viene ampliato fino alla referenza 37 Nelle foto delle squadre ho volutamente messo solo 3 giocatori, rappresentano la prima linea e per un ex-pilone come me è un tuffo al cuore, un omaggio al ruolo più bello che c’è, ovviamente le squadre sono tutte complete.
Ma come si gioca a subbuteo rugby? Onestamente il regolamento originale subbuteo rende il gioco decisamente macchinoso e noioso, è anche vero che il rugby per le situazioni che si creano in campo è un gioco difficile da replicare, ma negli ultimi anni un nutrito gruppo di appassionati ha rivisto  il regolamento originale cercando di rendere il gioco più giocabile, vivo e  quanto più possibile fedele alla realtà e in Italia, anche se molto lentamente il movimento stа crescendo con la creazione di sezioni rugby nei vari club sparsi per lo stivale.
Esistono anche delle rare versioni LW, c’è una versione winged short fatta solo con i colori del Galles (chissа perchè) e alcune varianti.
Del rugby sono state prodotte anche delle versioni “seven” ossia di rugby a 7, la prima prodotta dal 1971 si chiama display edition con inserto marrone e veramente carina esteticamente, mentre la seconda versione si chiama rugby seven e ha l’interno in polistirolo, fu prodotta prima con le hw e le chunky mentre l’ultima venne prodotta con le zombie.

Dal vuoto e dal buio emergiamo noi. Un gruppo di persone che in questa fase mi limiterò a chiamare “i nuovi pionieri” si sono ribellati. Nei primi anni 2000 internet ha permesso l’incontro tra questi pionieri che hanno unito la passione del Rugby con il meraviglioso gioco. Si sono chiesti “perché nessuno gioca più a Subbuteo Rugby e perché è fallito nonostante il Rugby sia così diffuso nel mondo?”. La risposta unanime è stata: il regolamento.

Giocare con il regolamento originale era impossibile, riuscire a fare metà una pia illusione. Sono state avanzate varie idee, alcune scartate subito, altre approfondite. Nel 2009, nella splendida cornice di Affi (VR) si è giocato un primo torneo con le nuove regole. 16 giocatori, entusiasmo alle stelle e finale con il rispettabile risultato di 13-10. Chi ha vinto non è importante, ci sarà tempo per i nomi. Sono seguiti altri tornei, altri progetti e altre storie. Nei prossimi appuntamenti parleremo un po’ dei “pionieri”, dei materiali e del regolamento.

Ovviamente vi parleremo della nostra casa. Il sito www.tablerugby.com

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